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TRAGEDIA A RAPALLO

Nel buio della notte è impossibile rendersi conto delle reali condizioni.

L’acre odore di gasolio e le carcasse di decine di yachts spinti dalle onde sulla scogliera del lungomare sono soltanto il preludio dello scenario terrificante in cui sta per risvegliarsi la bellissima  Rapallo. Paura al Porto Carlo Riva, dove abbiamo fatto diversi lavori,   distrutto dalla furia del mare e dove 19 marinai sono rimasti intrappolati per tutta la notte sulla diga est, dopo essersi legati ai dei lampioni che fortunatamente non sono caduti come la diga per non venire travolti dalle onde.

19 marinai in balia delle onde per quattro ore
Si sono conclusi poco prima delle 2 di notte i soccorsi dei 19 marinai che erano rimasti intrappolati per molte ore lungo la banchina della diga est. Avevano deciso di restare a bordo delle imbarcazioni affidategli per cercare di salvarle dalla devastazione e ci hanno provato fino alla fine. Estremamente complicate le operazioni di salvataggio per via dell’impraticabilità della diga foranea crollata nel pomeriggio. I marinai sono stati tratti in salvo dai sommozzatori di Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto grazie ad un  gommone in dotazione al  circolo nautico. Le operazioni si sono protratte per più di 4 ore, mentre all’ingresso del porto amici e parenti attendevano  di poterli riabbracciare.

Decine di yacht alla deriva, infrantisi sul lungomare
Decine di maxi yacht e imbarcazioni di ogni dimensione sono andate alla deriva fino a schiantarsi sulle scogliere del litorale per poi affondare.

Numerosi anche i natanti colati a picco. Stessa sorte è toccata anche alla maggior parte dei pontili degli stabilimenti balneari e a quello di attracco dei battelli. 

Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto e per quanto possa contare poco, siamo vicini alle persone che vivono e lavorano a RAPALLO.

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