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La nautica soffre la crisi

La nautica soffre la crisi

A quanto pare anche il settore della nautica tende a soffrire la crisi. Anche qui, come in altri settori, esiste un tipo di mercato, quello del lusso e degli yacht, che non va mai in crisi, visto che di persone ricche o con moltissimi soldi, ce ne sono sempre di più, ma il settore che tende ad andare invece in crisi è quello “di mezzo” ovvero il mercato della piccola nautica.

Avendo noi a che fare con turafalle o con teak nautico sintetico, non risentiremo di crisi o di problemi, visto che il settore che abbracciamo è molto ampio, ma comunque prendiamo atto di quello che accade all'esterno e lo riportiamo fedelmente per informare chi delle barche e della nautica fa quasi una ragione di vita.


Il comparto soffre molto. In termini di vendite, la perdita nel 2011 e' stata del 20% rispetto al 2010. Ma cio' nonostante, i produttori di piccole imbarcazioni che non necessitano di immatricolazione - si va da un minimo di cinque metri fino a un massimo di 10 metri di lunghezza - saranno presenti al Salone Nautico di Genova che si apre il primo ottobre prossimo.

''Le ultime risorse le hanno investite li' - spiega Capelli - perche' non essere presenti al salone di Genova vuol dire uscire dal mercato. La piccola nautica in Italia - sottolinea - non e' composta da aziende importanti che fanno grandi volumi, o che hanno una grande organizzazione. Sono tutte imprese artigianali che dal 2008 sicuramente non hanno incrementato il proprio lavoro. Si trovano oggi con pochissime risorse e guardano al futuro con una incertezza''.

Sono tanti i fattori di crisi. Oltre alla situazione economica generale, con il suo corollario di notizie negative che non invogliano certo all'acquisto di un bene legato allo svago, spiega Capelli, c'e' poi anche in Italia la difficile gestione post-vendita: difficolta' nel trovare posto nei porti che privilegiano i clienti con barche piu' grandi perche' portano piu' soldi, assenza di porti a secco per via dei vincoli del demanio, assenza di scivoli che consentano di trasportare la barca con il carrello e metterla in acqua a costo zero.


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