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Il giornale della vela di Febbraio parla di noi … Flexiteek 2G ed il teak sintetico

Il giornale della vela di Febbraio parla di noi … Flexiteek 2G ed il teak sintetico

Girando tra le banchine delle fiere dii Cannes e di Genova, ci siamo resi conto che il "caro", "vecchio" e costosissimo da mantenere vero teak è andato in pensione, sostituito dai nuovi rivestimenti i teak sintetici.

Sono tante le barche di ultima generazione che montano questo tipo di prodotto, il teak sinetico in alcuni casi quasi indistinguibile dal teak  tradizionale: non più una tendenza, ma una realtà consolidata. I vantaggi, in termini di manutenzione, sono grandi: non dovrete più diventare pazzi per rifare la gommatura e non dovrete più riverniciare, levigare, strofinare il vecchio teak. Uno degli “attori” italiani di questo cambiamento, il primo teak sintetico sul mercato è il Flexiteek 2G.

Canitieri di pregio come Del Pardo, Solaris, Azimut, Cantieri Capelli, Zar Formenti, Ice Yacht scelgono Flexiteek 2G

Nessuna manutenzione, le doghe sono termosaldate che bloccano le infiltrazioni, l'unico ad avere il brevetto 2g,  ottima tenuta antiscivolo e resistenza ai raggi UV. Inoltre il teak sintetico 2g scalda meno del legno vero e potete sceglierlo in una vastissima gamma di colori e finiture. Basterà fornire la sagoma della superficie da rivestire e vi verrà consegnato il tappeto pronto incluso il collante per l’installazione che potrete fare anche da soli.

Leggete il numero di Febbraio del Giornale della vela.

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